Sezione dedicata a Letture tratte dalla Sacra Bibbia arricchite di commenti, da lettere, omelie e discorsi di Dottori della Chiesa.

La croce è gloria ed esaltazione di Cristo - Sant'Andrea di Creta

Cimabue S Croce

Crocifisso - Cimabue, Museo di Santa Croce - Firenze

Dai «Discorsi» di sant'Andrea di Creta, vescovo

Noi celebriamo la festa della santa croce, per mezzo della quale sono state cacciate le tenebre ed è ritornata la luce. Celebriamo la festa della santa croce, e così, insieme al Crocifisso, veniamo innalzati e sublimati anche noi. Infatti ci distacchiamo dalla terra del peccato e saliamo verso le altezze. È tale e tanta la ricchezza della croce che chi la possiede ha un vero tesoro. E la chiamo giustamente così, perché di nome e di fatto è il più prezioso di tutti i beni. È in essa che risiede tutta la nostra salvezza.

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La debolezza di Dio è più forte della fortezza degli uomini - S.Giovanni Crisostomo

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S.Giovanni Crisostomo

La croce ha esercitato la sua forza di attrazione su tutta la terra e lo ha fatto servendosi non di mezzi umanamente imponenti, ma dell'apporto di uomini poco dotati. Il discorso della croce non è fatto di parole vuote, ma di Dio, della vera religione, dell'ideale evangelico nella sua genuinità, del giudizio futuro. Fu questa dottrina che cambiò gli illetterati in dotti. Dai mezzi usati da Dio si vede come la stoltezza di Dio sia più saggia della sapienza degli uomini, e come la sua debolezza sia più forte della fortezza umana.

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L'Obbedienza a Dio - San Massimiliano Maria Kolbe

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San Massimiliano Maria Kolbe

Dalle lettere di san Massimiliano Maria Kolbe (Cfr. Scritti di Massimiliano M. Kolbe, traduzione italiana, Vol. I, Firenze 1975, pp. 44-46. 113-114) 

Sono pieno di gioia, fratello carissimo, per l'ardente zelo che ti spinge a promuovere la gloria di Dio. Nei nostri tempi, constatiamo, non senza tristezza, il propagarsi dell'«indifferentismo». Una malattia quasi epidemica che si va diffondendo in varie forme non solo nella generalità dei fedeli, ma anche tra i membri degli istituti religiosi. Dio è degno di gloria infinita. La nostra prima e principale preoccupazione deve essere quella di dargli lode nella misura delle nostre deboli forze, consapevoli di non poterlo glorificare quanto egli merita.

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