La missione del cristiano

 Il ruolo della luce, del sale e del lievito

 san-giovanni

di Antonello Iapicca

La piazza del Family Day costituì un fatto politico, e oggi ne vediamo gli effetti. Ma quella Piazza è stata molto di più, un evento profetico, capace cioè di leggere la realtà presente, interpretarla, e offrire un discernimento sicuro per camminare nel futuro, perché solo chi ha un passato certo come una Roccia e luminoso come il perdono può inoltrarsi senza paura nella storia. Quella Piazza fu un fatto politico perché ancorato nella fede che sorge nella Chiesa ed è fondata sulla Roccia che è Cristo, la fede verso e nella quale cammina la stragrande maggioranza di quanti vi hanno partecipato.

Per questo in quella piazza non c’erano solo slogan e voti, ma volti e storie che il “potere” non ha mai compreso e accolto, perché il potere è in mano al principe di questo mondo e odia quei volti e quelle storie. Il potere arrogante di “chi governa le Nazioni” non serve ma si serve delle persone. Per questo possiamo brindare al risultato di questo referendum solo con la “serena” consapevolezza che la Storia la guida Colui che dall’alto se ne ride dei progetti dei popoli (Sal 2) invitando i governanti alla saggezza. Possiamo rallegrarci oggi solo a patto che sappiamo riconoscere in questo evento un nuovo “kairos”, un tempo favorevole di conversione per tutti noi. I cristiani sono persuasi che nessun referendum offrirà mai a un uomo la capacità di amare sino alla fine sua moglie, così come nessun voto saprà dare a una donna la forza di donarsi senza riserve accogliendo suo marito esattamente come egli è.

 

La Costituzione è un pezzo di carta molto importante ma non è Parola di Dio, si può cambiare e adeguare, così come una Legge di bilancio o sul codice della strada. Quello che, come ci hanno insegnato il Signore e il suo Apostolo Paolo, nessuna Legge può dare è la certezza del suo compimento. Può solo arginare (pochissimo) il male e impedire che la deriva morale si trasformi rapidamente in uno tsunami devastante. Ecco, oggi l’argine ha tenuto, e nonostante alcune leggi sconsiderate e sataniche siano state approvate, quel Popolo che si nutre di fede ha mostrato che quella fede ha la capacità di farsi carne e pure voto se necessario.

“Per amore dei suoi figli” e di quelli di ogni italiano…. Per dare anche a un voto popolare un pochino di sapore celeste, una luce profetica sulla storia contemporanea dell’Italia offerta a chi ha o sta per prendere il potere. Arriveranno altre tempeste, ben più terribili, sono tutte profetizzate è inutile illudersi, ma se quel Popolo che scese in Piazza saprà perseverare nella Chiesa (nonostante alcune miopie) e restare saldo nella fede ancorando la casa sulla Roccia, non ci sarà da temere.

La vita divina e il martirio quotidiano, fino al sangue chissà, saranno il NO a satana e alle sue menzogne che salverà il mondo, esattamente come quel giorno a Piazza San Giovanni quel Popolo offeso e non considerato gettò le premesse del risultato di oggi. Nessuno o quasi lo riconoscerà, come nessuno sa e può riconoscere il ruolo decisivo della Chiesa nella storia. Non potrebbe essere diversamente, ma non ci preoccupa, anzi. Questo referendum rivela una volta di più il ruolo decisivo dei cristiani, anche nella società. Il ruolo cioè della luce, del sale e del lievito, che offrono se stessi per salvare una massa inconsapevolmente votata al suicidio per aver creduto supinamente alle menzogne del seduttore di tutta la terra.

Ecco, dietro la vittoria del No vi sono i piccoli, le famiglie derise e dimenticate, ma senza le quali oggi l’Italia sarebbe stata un pochino peggio. E non è poco…. Coraggio allora, perché in ogni evento Dio continua a parlarci e a chiamarci a conversione, ciascuno nella sua chiamata e vocazione, chiedendo senza posa la comunione, vitale anche per chi si affaccia alla res-publica.

Antonello Iapicca Pbro da Facebook

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