Sezione dedicata ad articoli e documenti importanti sul Concilio Vatucano II e sulla Chiesa Cattolica in genere.

Il Carnevale e la Quaresima: significati tradizionali e retaggi

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Battaglia tra Carnevale e Quaresima - Peter Breugel, Kunsthistorisches  Museo in Vienna

Da un articolo del Centro Studi La Runa

Nel mondo moderno i processi di laicizzazione e materializzazione della vita dei popoli occidentali hanno portato ad un progressivo svuotamento di contenuto di molte festività o di particolari periodi dell’anno solare, che in passato rivestivano una grandissima importanza simbolica e spirituale e che invece oggi sono ridotte per lo più a mere occasioni consumistiche e commerciali, spesso sfruttate, quando è possibile, per concedersi “ponti” o vacanze varie approfittando della chiusura di scuole e uffici.

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Storia, origini e significato dell'Epifania

epifania saturnali Epifania - Le Origini

Il termine Epifania deriva dal greco ”Epifaneia”, cioè “manifestazione”, “illuminazione”, si riferisce al primo manifestarsi dell’umanità e divinità di Gesù Cristo ai Re Magi, dieci giorni dopo la sua nascita, ma una festa simile era celebrata già nella Roma antica. Dopo i Saturnali, festeggiamenti del Sol Invictus che cadevano all'inizio del nostro Gennaio, i romani festeggiavano i Compitali sulle strade e nei crocicchi (compita), dove i Lari (divinità domestiche), avevano le loro cappellette. Ogni famiglia faceva capo ad una di queste cappelle e contribuiva alla celebrazione della festa con una focaccia, bambole e gomitoli di lana che venivano appesi alle porte. La festa era destinata per lo più alla servitù che riceveva doni ed abbondanti libagioni.

 

Epifania - Saturnali di Antoine-Francois Callet

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Pasqua, i Sepolcri del Giovedì Santo

Pasqua, i Sepolcri del Giovedì Santo: storia, significato e le pratiche di allestimento più diffuse

 

Sepolcri

 

Il termine “sepolcro” viene ancora oggi utilizzato nel linguaggio popolare di alcune regioni del Sud Italia per indicare quello che, più propriamente, andrebbe definito “altare” o “cappella della reposizione”. In parole più spicce, corrisponde allo spazio della chiesa allestito al termina della “Missa in Cena Domini” del Giovedì Santo, destinato ad accogliere le specie eucaristiche consacrate e a conservarle sino al pomeriggio del Venerdì Santo quando, al termine della liturgia penitenziale, verranno distribuite ai fedeli per la comunione sacramentale.

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