La nascita di Giovanni Battista

tintoretto giovanni battista

LA NASCITA DI SAN GIOVANNI BATTISTA (1554 circa)
Jacopo Robusti, detto il Tintoretto (1518 - 1594)
Pittore italiano
Museo dell'Ermitage a San Pietroburgo
Tela cm. 181 x 266

Gli elementi formali dell'opera testimoniano l'impostazione manieristica del Tintoretto, che teneva nel suo studio questo motto...

"Il disegno di Michelangelo, i colori di Tiziano".

Egli andava cercando, nella produzione dei due maestri, il segreto della intensità di visione, della sensibilità nella interpretazione della natura, senza plagiare né l'uno né l'altro.
Questa duplice ammirazione per Tiziano e Michelangelo si riflette nelle sue opere, nella sensualità, nella tecnica pittorica e nel virtuosismo del disegno.

Nato nel 1519, Tintoretto si immerge sin dagli inizi nella cultura manieristica toscano-romana, che approda a Venezia verso la fine del 1530.
In questo dipinto dell'Ermitage la ritmica delle forme, tipica di questa cultura, è costituita dagli allungamenti del canone dei personaggi, grazie al loro ampio sfoggio di flessioni ricercate e pose eleganti.

La trama della composizione scenica, che è tutta giocata in morbidi contrasti nei movimenti, rivela con quale padronanza Tintoretto usi la sintassi formale propria del Manierismo.
Queste caratteristiche, come anche una certa tendenza a soffermarsi sui dettagli decorativi (la base istoriata del letto di Santa Elisabetta) e la vivacità dei colori della tela, fanno pensare che il dipinto sia datato intorno al 1554.
Rientra del tutto nella sensibilità del Tintoretto anche il suo gusto per l'ambientazione familiare, evocata con realismo, come i due animali che risaltano in primo piano.
Questo modo di descrivere i personaggi rende la scena contemporanea al pittore e annuncia quel senso del quotidiano che continuerà a caratterizzare le opere successive.

L'OPERA

Il dipinto fece parte della collezione del cardinale Mazarino e quindi di quella del ricco collezionista francese Crozat (1665-1740), dal quale venne acquistato nel 1772 da Caterina di Russia.

Il titolo dell'opera viene indicato anche come "Natività della Vergine".
L'iconografia tradizionale dei due temi è effettivamente molto simile, ma in questo caso l'aureola di luce, che risplende intorno al capo della donna che tiene il bimbo in braccio, la identifica come la Vergine, la cui presenza è attestata fra i personaggi che assistono alla nascita dei Battista, indicando questo evento come l'esatto soggetto del dipinto.

IL MANIERISMO A VENEZIA

Tra il 1540 e il 1560 l'arca figurativa veneta venne investita dal fenomeno di diffusione della cultura manierista, chiamata inizialmente di "bella maniera" e successivamente di "maniera moderna".
Sotto la spinta di artisti toscani quali Giorgio Vasari, Francesco Salviati e Giuseppe Porta, arrivati a Venezia fra il 1539 e il 1543, la pittura lagunare rinnovò le sue strutture linguistiche, avviandosi ad una radicale trasformazione.
Così Tiziano compì in questi anni una svolta profonda, abbandonando il sereno naturalismo cromatico che aveva caratterizzato la sua pittura, per sperimentare nuove possibilità espressive più patetiche e intime, che ben poco hanno a che fare con lo spirito del Rinascimento.
Ma la cultura manierista attrasse nella propria orbita soprattutto gli artisti della nuova generazione..., così Jacopo Tintoretto e Paolo Veronese, accomunati entrambi da un particolare interesse per le novità della cultura toscano-romana, divennero i due protagonisti del rinnovamento pittorico veneziano della metà del XVI secolo.

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